“Vivere tra due culture: l’esperienza dei giovani di seconda generazione nati o cresciuti in Italia”: a Borgosotto, una tavola rotonda



Grande partecipazione lo scorso venerdì per la tavola rotondaVivere tra due culture: l’esperienza dei giovani di seconda generazione nati o cresciuti in Italia”.

Ospitato nel salone del Centro diurno “Casa bianca” di Borgosotto, l’incontro organizzato dal Punto di comunità Montichiari 2 in collaborazione con La Pacifica Monteclarense e l’associazione A.m.a. (Auto mutuo aiuto) ha posto la lente d’ingrandimento su un tema davvero attuale: le difficoltà e le possibilità di integrazione dei giovani di seconda generazione.

Dopo i saluti del consigliere comunale Angelo Ferrari, che ha considerato l’eventoun elemento di ricchezza per la comunità tutta“, la dott.ssa Jennifer Pedersoli ha analizzato alcuni temi significativi come il ruolo fondamentale della scuola nella lotta agli stereotipi, la disinformazione sul tema migrazione, che genera nei migranti aspettative non confacenti alla realtà, le difficoltà e le conflittualità del vivere tra culture diverse.

La dott.ssa Maria Grazia Archetti (assistente sociale del comune di Montichiari) ha successivamente osservato -per quanto concerne l’esperienza del suo lavoro- come per ogni cultura, in fase di integrazione, sia necessario un approccio diversificato:Qualcuno è infatti legato saldamente alle proprie tradizioni, altri invece vorrebbero abbandonarle quasi definitivamente, altri ancora sono combattuti, a metà strada. Trovato però il giusto canale d’intermediazione, è sempre affascinante scoprire come possedere un backgrond multientico sia motivo di ricchezza”.

Ne sono un esempio alcuni ragazzi originari del Marocco (cresciuti sin da piccoli a Montichiari) che, portando la propria testimonianza, hanno concordato nel sostenere come sia “particolarmente bello vivere fra due culture”. A tal proposito, il loro sorriso e la loro solarità nell’affermare ciò, valevano più di mille parole.

Allo stesso modo Aly, custode sociale del condominio di Calcinato di origini senegalesi, non ha trovato in tale “dualismo” una difficoltà. Anzi: “Quando posso, cerco di concentrare i due mondi in un unico punto d’incontro -ha confidato-. Non trovo infatti alcuna ragione per rinnegarsi”.     

Infine con Marco, Valentina e Lorenzo del progetto Discorsi, la musica ha preso il sopravvento: “un modo, questo, utilizzato dai giovani di seconda generazione per mandare dei messaggi chiari, tanto alla terra natia quanto alla terra che li ha accolti sin da bambini. Esempi? Infiniti, soprattutto nel mondo dell’hip-hop, un vero contenitore di rabbia per chi non si sente accettato”.  

Per concludere, momento conviviale con e specialità marocchine a cura dell’associazione La Pacifica monteclarense.